Lorenza Balbi
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Personale sgodevole e con poca voglia di lavorare. Signora bionda al CUP (che si presenta imbronciata e scontrosa dal primo momento) non legge, o non vuole leggere correttamente, la prescrizione per una visita che, essendo breve, deve rientrare nei 10 giorni successivi. Pertanto risulta il primo appuntamento a settembre. Glielo faccio notare e lei si ostina che quello è il primo libero. Le dico che non mi convince e sto per andarmene. Allora mette la spunta per prescrizione breve e “miracolosamente” risulta un posto a Lugo fra tre giorni (24/08). Chiedo disponibilità per il distretto di Ravenna e Faenza ma taglia corto. Non controlla nemmeno. Semplicemente, non c’è altra disponibilità. Questo è il primo libero, mi viene risposto. Prenoto. Ma non convinta, appena uscita chiamo il numero verde del CUP, dove una ragazza molto gentile e preparata mi conferma disponibilità anche su Ravenna per il giorno prima (23/08). Non dite che i giovani non hanno voglia di lavorare. I giovani IMPARANO dagli ESEMPI che hanno davanti. E questo è un chiaro esempio di farmacista attempata, che non solo ha dimostrato di non avere voglia di lavorare, dando prova di non sapere o non volere fare bene il suo lavoro, ma manca anche di rispetto ai clienti che si rivolgono a questa farmacia. Dispiace per le persone anziane che non sempre se la sanno cavare in queste situazioni e tendono a fidarsi ciecamente dei medici e, in generale, del personale sanitario. È triste vedere tali cattivi esempi, umanamente e professionalmente inadeguati.